lunedì 26 gennaio 2015

SERIE B - OPACA PRESTAZIONE DEL PIACENZA A MILANO

CUS GEAS MILANO - EVEREST PIACENZA PALLANUOTO  5 - 3  (1-1) (0-0) (2-1) (2-1)

 

Cus Geas Milano : Gobbo, Crespi, Lizzari 2, Pace, Marchetta, Morelli, Gorreri 1, Campagnoli, Guzzetti, Arena 1, Achilli, Anelli, De Pippo 1. All. Catalano.

Piacenza: Guasto, Vagge, Sartorello L., Michelotti, Sgarbi, Furini, Falcone 1, Merlo, Costantino 1, Riva, Tenore, Trevisan, Sartorello G 1. All. Van der Meer

 

Superiorità numerica: Cus Geas  2/12  Piacenza 2/10

Rigori: Ravenna 0/1 Piacenza 0/0

 

Arbitro: Ruscica

 

L’Everest rimedia una scottante sconfitta in quel di Milano al termine di una partita che non ha praticamente mai visto i piacentini esprimersi come avrebbero potuto. Gli stessi padroni di casa non hanno messo in luce un gran gioco faticando molto contro una discreta difesa piacentina e soprattutto mostrando un gioco molto disarticolato.

Per il Piacenza ancora peggio; salvata la difesa resta il problema nella fase offensiva, dove la staticità, l’imprecisione nei passaggi e la mancanza di un gioco più collettivo, hanno permesso al Cus Geas di avere la meglio.

Male anche le situazioni di superiorità numerica dove, se si eccettua l’ultima circostanza con rete di Costantino a 27 secondi dalla fine ed a risultato ormai chiuso, su nove occasioni i piacentini sono andati in rete una sola volta.

Sicuramente c’è poi una componente mentale che ha privato i piacentini di tutto il loro valore.

Dopo un inizio equilibrato a metà tempo i milanesi si portano in vantaggio in superiorità numerica grazie a Gorreri, e sul finire del primo quarto Trevisan al termine di una controfuga porta il risultato in pari. Nel secondo tempo le difese hanno la meglio, anche se va detto che i meriti di quella milanese dipendono soprattutto dalla pochezza dei piacentini e così, in una partita con poche emozioni, a farla da padrone sono i continui contro falli fischiati che portano le due squadre a confrontarsi su continui spostamenti che finiscono per condizionare troppo il gioco.

Il terzo tempo inizia con un rigore ben parato da Guasto ( uno dei pochi giocatori piacentini che si salvano in serata ) ed a metà tempo un uomo in più per il Piacenza si conclude magnificamente con una rete di Falcone. Per un attimo si ha la sensazione che la partita possa prendere una svolta a favore del Piacenza che non sfrutta una ghiotta occasione per allungare e da questo momento la svolta arriva davvero ma a favore dei lombardi, che vanno in rete con un bel tiro angolato di Arena e successivamente sfruttano con Lizzari una superiorità chiudendo in vantaggio il terzo tempo.

Nessuna delle due squadre appare in grande forma, ma i milanesi mettono sul piatto della bilancia tutta la loro esperienza e cominciano a crederci, portandosi sul 4 a 2 ancora con Lizzari grazie ad un tiro libero. Mancano ancora 6 minuti e cinquanta ma il Piacenza anziché reagire affonda. Poca concentrazione, poca voglia e troppa imprecisione finiscono per pesare sul rendimento della squadra di Van der Meer, che dopo una fase più concitata, si fa colpire in controfuga a 40 secondi dalla fine.

 

 

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