La bellissima stagione dell'Everest Piacenza ha avuto un epilogo molto amaro per la squadra piacentina che ha finito la stagione in vetta alla classifica con il Novara ma ha dovuto cedere ai piemontesi la promozione a causa della differenza punti negli scontri diretti.
Certo il salto di categoria non era nei programmi della baby squadra di Mezzano, ma è altrettanto vero che per come sono andate le cose un pizzico di fortuna in più non avrebbe guastato.
Con il giocatore più ricco di esperienza della squadra, cioè il portiere Pasqualato, abbiamo fatto il punto sulla partita di sabato scorso, sull'intera stagione e sul futuro della squadra.
Sabato scorso, di fronte ad un pubblico strepitoso e straripante, oltre a mancare un pizzico di fortuna, che cosa è venuto a mancare nello specifico o che cosa si è sbagliato in questo decisivo incontro ?
L'incontro di sabato si è disputato a viso aperto: in acqua c'erano le 2 squadre più forti del campionato. Il Piacenza è una squadra composta per lo più da giovani atleti e da 2 elementi più esperti e il punto di forza è sicuramente il gioco di squadra e la tenuta fisica, mentre il Novara è una buona squadra con la fortuna di avere due elementi con importanti esperienze passate e di indiscusso valore che hanno dimostrato di esser in grado di risolvere le partite nei momenti più difficili.
Sicuramente la bassa percentuale di realizzazione delle svariate superiorità numeriche, frutto di un gran lavoro in attacco dei nostri centri e degli schemi di Mezzano, ha pesato molto sul risultato finale.
Sono contento di come abbiamo giocato sabato scorso. Nonostante la giovane età dei miei compagni di squadra abbiamo dimostrato di esser un gran bel gruppo, ben allenati dal coach Mezzano, ben motivati dalla società e con la caratteristica che abbiamo dimostrato più volte nel corso del campionato di non mollare mai anche nei momenti più critici.
Voglio inoltre ringraziare il pubblico per il sostegno datoci. In tanti anni di pallanuoto non ho mai giocato con una cornice così "incredibile".
Cosa avevano in più gli avversari di quanto non avevate voi ?
La partita dei nostri avversari è stata basata più che sul gioco di squadra, su dei meri episodi: Venturelli, il giocatore più forte del Novara, ha realizzato 4 reti solo su azioni individuali, cioè segnando 3 goals su 4 dai 5 metri con un tiro libero. Questo ha permesso di risolvere la partita colmando quelle che erano le lacune di una squadra con un livello di gioco inferiore al nostro e che soprattutto al quarto tempo stava accusando il nostro ritmo sempre alto.
La chiusura di stagione può permettere di tirare le somme di una stagione comunque esaltante che vi ha visto minare la corazzata Novara fino alla fine. Che conclusioni trai da questo campionato ?
E' stato un campionato combattuto sia nella parte alta della classifica, sia nella parte bassa, che ha determinato promozioni e retrocessioni solo all'ultima di campionato, e non senza sorprese. Le squadre che abbiamo affrontato a mio avviso si possono suddividere in 2 categorie: squadre composte prevalentemente da giovani, ben allenate e con elevati ritmi di gioco, altre squadre invece composte per lo più da veterani dove erano le individualità a spiccare sul gruppo compromettendo il gioco di squadra. Personalmente ho apprezzato molto di più le prime.
Ci sono già dei programmi per il futuro ? Tu resti a Piacenza ? Cosa manca a questa squadra per fare il salto di qualità ?
Questa è una squadra e una società che merita ben oltre alla serie C.
Nelle prossime settimane vedremo come affrontare il futuro. Dal canto mio ho dato piena disponibilità a rimanere a Piacenza.
La squadra secondo me è molto competitiva e ci sono ampi margini di miglioramento per tutti gli elementi, anche perchè ho trovato un gruppo ( e sottolineo gruppo) di giocatori seri, motivati e disposti a fare enormi sacrifici per allenarsi.
L'unico elemento che potrebbe arricchire la squadra a mio avviso è un difensore con anche la caratteristica di gestire la palla in attacco.
Gian Biagio Cighetti
