domenica 5 gennaio 2014

LA PAROLA AL PRESIDENTE CIGHETTI

In casa Everest è ormai tutto pronto per cominciare questa nuova stagione che vede la squadra piacentina accedere per la prima volta nella categoria cadetta. L’olandese Van der Meer, alla guida della squadra piacentina da quest’anno, ha ormai messo a punto la sua macchina ed a qualche giorno dall’inizio del primo campionato in serie B della Piacenza Pallanuoto abbiamo avvicinato il numero uno della società piacentina Alessandro Cighetti, con il quale abbiamo fatto il punto della situazione.

Avete rivisto la squadra della stagione scorsa ed ora è arrivato il momento della verità.

La squadra è stata costruita per affrontare un campionato che ci permetta di non disputare i play out anche se al primo anno è difficile ipotizzare un piazzamento perché alcune squadre non si conoscono abbastanza bene da poter valutare le loro forze.

Sappiamo poco delle squadre marchigiane, mentre conosciamo di più il valore delle altre squadre che compongono il girone, ed è comunque difficile fare delle ipotesi. Siamo soddisfatti di come i giovani stanno crescendo e questo ci fa ben sperare per gli anni futuri.

Con quale spirito si affronta questa nuova stagione ?

La  risposta tanto attesa a riguardo della piscina ancora non è arrivata e francamente trovo assurdo che la pallanuoto a Piacenza non possa avere il giusto spazio.

Sono passati sette mesi dalla promozione ma fino ad oggi solo parole, che certamente sono oggetto di attente valutazioni da parte mia. In futuro si potrebbe trasferire tutto a Cremona; là gli anni scorsi la pallanuoto ha regalato una vasca importante,  ma per la città di Piacenza sarebbe una figuraccia.

Tu sei anche vicepresidente di un’altra gloriosissima società piacentina, il Piacenza Rugby Club, che relazioni puoi operare tra le due discipline sportive ?

Dal Rugby abbiamo tanto da imparare, ma la cosa che più si evidenzia è che il volontariato nel rugby è normale, mentre nella pallanuoto l'aiuto dei dirigenti e dei genitori non è cosi facile da ottenere.

Credo sia proprio una questione di filosofia sportiva .

Certo che la doppia esperienza mi sta dando tanto dal punto di vista emotivo. In futuro non so , dipenderà molto dalle risposte del comune e molto dal mio consiglio direttivo.

Ne parleremo a giugno a fine campionato, oggi l'importante è giocare e far valere le nostre idee poi valuteremo il futuro.

 

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