martedì 12 febbraio 2013

IL RITORNO DEL LEONE COSTANTINO

Dopo le prime due giornate di campionato brillantemente superate dall'Everest arrivano due consecutive importanti trasferte; la prima a Torino, vasca tradizionalmente difficile anche, in questo caso, per il valore della squadra, e quella successiva a Milano contro la più accreditata delle squadre di questo torneo.

Intanto la squadra piacentina ha però appunto offerto due prove convincenti soprattutto in fase di controfuga, nei raddoppi difensivi, nella freschezza atletica e nelle delicate fasi di superiorità ed inferiorità numerica. Certamente si può ancora migliorare ma altrettanto certamente è indubbio che per una squadra così rinnovata e che deve è può amalgamarsi di più, i margini di miglioramento sono ampi.

Abbiamo incontrato uno dei due "veterani " di questa nuovo settebello piacentino il trentatreenne Giorgio Costantino, per fare il punto con lui di questo inizio di campionato della sua squadra.

Sabato scorso il Treviglio ha giocato spesso con un raddoppio quasi totale su di te. Significa che le squadre avversarie ti temono molto ?

Beh ci spero sia ancora così! Perché se così fosse, significherebbe creare più spazio per i miei compagni sul perimetro esterno, e come hai ben potuto vedere, loro sono ben capaci di sfruttarlo!

Cosa ti è piaciuto di più e di meno della tua rinnovata squadra in queste prime due uscite ?

C'é un miglioramento che agli occhi della gente probabilmente non risulta evidente, ma dall'interno é chiaro, palese e a tratti gratificante anche in molti allenamenti; è aumentata la serietà, la concentrazione e l'altruismo, qualità che in una " SQUADRA " fanno la differenza, e di questo un merito particolare, senza nulla togliere al mister, va attribuito anche alla presenza in acqua di un grande atleta quale è Harry Van Der Meer che con la sua esperienza può aiutare tutti a fare un grosso salto di qualità.

Adesso avete due importanti trasferte; come le vedi ?

Dico che in questo campionato non va sottovalutato nessuno! Ancora di più quando ti additano il ruolo di "favorita" e, facendo i dovuti scongiuri, non ci possiamo permettere di prendere sotto gamba nessuna partita; ognuna delle squadre che incontreremo proverà ad ostacolarci in tutti i modi ed a questo proposito le due trasferte che ci aspettano, da sempre, sono tra quelle più ostili.

Il tuo ritorno a Piacenza è stato fortemente voluto sia da te che dalla società; un desiderio comune. Come ti sei trovato ?

Sul mio ritorno a Piacenza che dire: solitamente si rifanno le esperienze "belle", in questo caso non posso dire che sia proprio andata così, per l'anno poco soddisfacente che fu; però sai, la mia testardaggine abbinata alla programmazione, i nuovi arrivi e all'organizzazione di quest'anno mi ha riportato a provarci ancora, perché io credo che Piacenza e il Piacenza Pallanuoto possano e debbano pretendere un posto di rilievo nella pallanuoto che conta.

 

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