Il Piacenza è entrato nella fase calda del campionato dove ormai si deve giocare tutte le carte per evitare la zona play-out. Le prossime due partite infatti contro la Metrsina a Cremona e poi contro il Modena a Modena rappresentano il crocevia di tutta la stagione.
Un crocevia dove il Piacenza sembra arrivarci in buone condizioni sia atletiche che mentali e dove le ultime prestazioni, soprattutto quella di Ancona, fanno ben sperare. Abbiamo chiesto a Giulio Sartorello come vede la sua squadra in questo momento.
Un buon Piacenza dunque ?
L'espressione più consona forse sarebbe "un Piacenza migliore", considerando il crescendo che abbiamo avuto dall'inizio dell'anno e che ci accompagna ormai da due stagioni. La difficoltà oggettiva è trovare una continuità di risultati e una coesione di squadra che a volte, quando si ricomincia da zero, è difficile da costruire. A volte una miglior coesione compensa le difficoltà tecniche e tattiche, nulla togliendo alle capacità individuali di ognuno di noi.
Sembra spesso che comunque vogliate giocare un po’ al gatto ed il topo. Condividi ?
Credo che questo rincorrersi in classifica non sia volutamente un "tira e molla" ma figlio di un oggettivo equilibrio tra le squadre. Togliendo i primi due team che si distaccano dagli altri, le altre società lottano alla pari e lo fanno con denti serrati e voglia di vincere. Noi abbiamo ottenuto buone e pessime prestazioni legate ai sopracitati motivi. Prendendo Bergamo come esempio, i giocatori sono molto giovani ma, giocando di squadra, ottengono ottimi risultati.
La prossima partita contro la Mestrina fa tornare alla memoria la stupenda vittoria dell’andata. Farete il bis ?
Non credo che potremmo concepire altro risultato! Il mister e la società meritano di vederci salvi con qualche giornata di anticipo. Sarà una battaglia in tutte le posizioni e sotto ogni punto di vista. Sono queste le belle partite da giocare!