giovedì 8 gennaio 2015

De Pallanuoto . . . . .

 

Aspetti tecnici della pallanuoto

Chiamati a fornire le loro prestazioni in una piscina con acqua profonda circa 2 m, i giocatori di pallanuoto devono possedere congiuntamente numerose abilità: quelle tecniche e di resistenza di un campione di nuoto, quelle di un giocatore di rugby pronto a lottare per entrare in possesso della palla o per difenderla, quelle di un lottatore capace di divincolarsi dall'avversario e quelle di un buon giocatore di pallacanestro o di pallamano.
Nonostante la sua complessità, lo scopo del gioco è, tuttavia, semplice e immediato: segnare più gol della squadra avversaria.
La pallanuoto è, in assoluto, il gioco di squadra più duro. In nessun altro sport ai giocatori viene richiesto di allenarsi tanto intensamente sia in acqua ‒ per effettuare la preparazione fisica specifica nell'ambiente di gioco e per esercitarsi tanto nei 'fondamentali' individuali quanto nell'attuazione degli schemi tattici e nell'assimilazione dei concetti strategici ‒ sia a secco, fuori dall'acqua, in palestra o all'aperto.
Per affermarsi nella pallanuoto occorre possedere spiccate doti fisiche, tecniche e mentali, compresa un'elevata propensione al sacrificio individuale e un grande senso di altruismo. Nella pallanuoto lo sforzo collettivo e il gioco di squadra vengono esaltati come non mai. Gli assists sono altrettanto importanti quanto i gol.
I migliori giocatori sono anche dotati di grande autocontrollo: nelle fasi concitate si possono riscontrare fino a 12 falli per volta (ogni giocatore può commettere fallo sul diretto avversario e riceverlo contemporaneamente), mentre gli arbitri possono sanzionare solo un fallo per volta, scegliendo di fischiare quello che più impedisce il corretto svolgimento dell'azione. In alcune occasioni, lo stesso fallo può essere decretato dall'arbitro in maniera opposta, a sua discrezione.

 

 

 

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