martedì 30 dicembre 2014

B MASCHILE - ARRIVA VALERIO VAGGE

Valerio Vagge, venticinquenne di Genova è l’ultimo arrivo nelle file dell’Everest Piacenza Pallanuoto e viene ad occupare l’unico posto che era rimasto libero nelle fila della squadra di Van der Meer. Inizia giovanissimo e dopo un rapido approdo al nuoto viene selezionato per ben tre volte nel Torneo delle Regioni, una delle quali come Capitano. Passato dal Lavagna, sua società di origine, al Nervi sotto la guida di Ivaldi partecipa per due anni consecutivi alle Finali Nazionali di categoria esordendo anche nella massima serie. A 17 anni torna al Lavagna per cominciare una lunga militanza nella serie cadetta milita per cinque anni nella sua società, due nel Mameli ed l’ultimo nella Farnese.

Certamente non si può dire che non conosci bene la serie B. Che differenze hai notato in queste sette stagioni e cosa conosci di questo girone ?

Ho cominciato a 17 anni a giocare in serie B e all'inizio l'impatto è stato forte, erano anni in cui il livello tecnico di questa categoria era molto alto così come l'età media dei giocatori perciò, pur venendo dall'ottima scuola pallanuoto del Nervi, ho dovuto velocemente adattarmi a giocare con e contro players con maggiore forza fisica ed esperienza. Passata la prima fase di adeguamento, la consapevolezza di avere le potenzialità adeguate e le conferme che ho avuto in campo mi hanno permesso di prendere confidenza col campionato e di diventare protagonista del girone nord/est in cui le squadre erano dal principio quasi tutte liguri..Col passare degli anni ho notato un progressivo ringiovanimento delle squadre e un calo del livello, anche portato dalla continua espansione e dal consenso per i campionati amatoriali come quello UISP. Di questo girone non conosco quasi nulla avendo per 8 stagioni giocato sempre lo stesso campionato e avendo partecipato solo un anno ai Play Off, poi persi col Verona, per salire di categoria.

Cosa ti ha spinto, ad anno ormai cominciato, a scegliere il Piacenza ?

Ho cominciato la stagione con la Farnese con una squadra decisamente rinforzata rispetto alla passata stagione e con buone prospettive, purtroppo diverse circostanze hanno portato ad abbandonare l'iscrizione al campionato in un momento in cui le squadre erano quasi tutte al completo. Dopo avere valutato possibilità ed opportunità in diverse squadre locali ho ricevuto la piacevole telefonata di Harry che si è subito dimostrato disponibile a trovare un' accordo che venisse incontro anche alla problematica della distanza tra Piacenza, Genova dove lavoro e Lavagna dove vivo.. Devo dire che i due drivers principali che mi hanno portato a questa scelta sono stati la possibilità di avere come allenatore un professionista del calibro di Harry e l'opportunità di disputare un campionato differente con squadre e giocatori a me sconosciuti e dove probabilmente anche io sarò una sorpresa, spero ostica per gli avversari.

Nella tuia carriera hai rivestito diversi ruoli e quindi sai fare un po’ di tutto. Qui a Piacenza che ruolo dovresti avere ?

Sono stato abituato fin da subito, e grazie ai primi e preziosi insegnamenti di Alberto Bodrato, a essere in grado di coprire molteplici ruoli; purtroppo qualche problema fisico alle spalle e alla schiena avuto nell'ultimo anno di permanenza nel Lavagna e le esigenze delle formazioni dove ho militato negli anni successivi, mi hanno spinto a specializzarmi  maggiormente sulla fascia sinistra come controfughista, giocando quindi in posizione cinque, e spesso a coprire il ruolo di secondo centro boa cercando di sfruttare la rapidità nelle entrate che mi contraddistingue e la malizia affinata in anni di esperienza. Credo comunque che l'allenatore possa utilizzarmi in qualunque ruolo e spero di essere per lui, come lo sono stato nelle altre squadre, un giocatore utile e versatile in ogni situazione.  

Come ti sei trovato in questo gruppo e soprattutto quali aspettative hai per questa stagione ?

Mi sono da subito trovato molto bene con il gruppo e ringrazio tutti i ragazzi per avermi accolto e avermi fatto sentire parte di una grande e unita famiglia. Spero di poter ricambiare con il mio atteggiamento, le mie prestazioni da atleta dentro l'acqua e da uomo fuori dai campi di gioco. Per questa stagione, così come per le altre passate, l'obiettivo è quello di provare a fare il meglio che posso e possiamo senza dover avere rimpianti a fine stagione e di accrescere ulteriormente il mio bagaglio di esperienza sia sportiva sia relazionale. Credo che negli ultimi anni il livello tecnico di questo campionato sia cresciuto molto a discapito del girone ligure e per me sarà una sfida molto interessante confrontarmi con questa realtà. Se dimostreremo capacità e forza fisica e mentale per essere protagonisti io sarò fiero, come gli altri, di sostenere la causa e dare il mio contributo. 

 

 

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