giovedì 31 ottobre 2013

GIULIO SARTORELLO - Un centro con il vizio del goal

Tra i numerosi giovani che compongono il settebello piacentino dell’Everest, Giulio Sartorello, mantovano di nascita, è senz’altro uno dei centri più forti del prossimo campionato.

Classe 1990, cresce nelle file della squadra della sua città natale a partire dal 2001 e fino al 2005 gioca con il Mantova in serie C, anno nel quale conquista la promozione. Nel 2008, forte di un doppio tesseramento gioca con la prima squadra della sua città e nell’Under 20 dello Sport Managment di Verona, realizzando 50 gol in serie C ed 80 gol nella categoria giovanile.

Nel 2010 torna in serie B con lo Sport Management, guidato da Claudio Caorsi, e consegue la promozione in serie A2. Arriva poi per lui un po’ di sfortuna a causa di un infortunio, mentre si rifarà nell’anno successivo vincendo a mani basse il campionato di serie B, ancora con la squadra veronese, guidata da un grande della pallanuoto italiana Mister Baldineti e realizzando 21 goal.

Dunque si direbbe che il goal fa parte del tuo dna ?

Sarei un bugiardo se non dicessi che fare gol è una forte emozione ed una grande soddisfazione, però credo che  il ruolo del centroboa non sia quello di segnare ma di permettere alla squadra di avanzare, di tenere una posizione il più possibile vicino alla porta, di guadagnare quei centimetri che concedano una visione ampia dello specchio della porta e di giocare anche in superiorità numerica grazie ad espulsioni guadagnate. È una lotta per la posizione non per il gol.

Che squadra hai trovato qui a Piacenza e soprattutto che ambiente c’è ?

La squadra è giovane, affiatata e carica a mille. Il mister, anche se alla prima esperienza da allenatore, ha un bagaglio di pallanuoto invidiabile che riesce a trasmetterci. Io sono stato accolto benissimo sin dal primo giorno da tutti, sia dalla società sia dalla squadra, quindi non ci potrebbe essere ambiente migliore per lavorare.

Per una neo promossa la ricerca della salvezza è sicuramente il primo obiettivo, ma dalle prime impressioni pensi che il Piacenza si debba fermare li o ha delle cianche in più ?

Penso che per una squadra neo promossa sia tutto una sfida e nello sport non c'è mai nulla di scritto. Condivido a pieno quello che dice sempre il mister: "meglio una squadra di operai che una di prime donne", quindi se lavoriamo ognuno per l'altro di obiettivi e soddisfazioni ne possiamo raggiungere. Io metto la mia "asticella" sempre più in alto, bisogna essere affamati e ambiziosi e credo che anche gli altri la pensino così. Quindi si gioca sempre per vincere.

 

 

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