martedì 18 giugno 2013

NICOLA MERLO - Ho un sogno nel cassetto . . .

 

Dopo la promozione anticipata alla serie cadetta l'Everest Piacenza deve ancora affrontare due partite nelle tre successive giornate di campionato, in una delle quali appunto, osserverà il turno di riposo.

Inutile sottolineare che tutto l'ambiente piacentino sta vivendo momenti grande gioia e di grande gloria, e che quest'anno le soddisfazioni per il Piacenza Pallanuoto sono fioccate, grazie anche ad un settore giovanile sempre più forte, fortemente voluto dalla dirigenza piacentina, attraverso, in primis, a tecnici di spessore.

Uno degli atleti che potrebbe dare molto alla causa Piacentina è Nicola Merlo classe 1997, un centro reduce anche dalla positivissima esperienza delle semifinali nazionali giocate a Roma ad inizio del mese.

Sabato hai partecipato ad un grande evento sportivo. Come lo hai vissuto ?

"Per me è stato un grande onore aver potuto partecipare ad un evento cosi importante, questo lo devo soprattutto al mio allenatore Stefano Bolzonetti che mi ha preparato nel migliore dei modi e mi ha dato l'occasione di fare vedere quello che valgo. La partita per me è stata tutta una nuova esperienza, ma allo stesso tempo mi sono sentito fin da subito parte integrante della squadra grazie alla sicurezza che mi hanno saputo dare i miei compagni."

Manco a dirlo, oltre a dare il tuo apporto, sei anche riuscito ad andare in rete. Ci descrivi quel momento ?

"E' stato un  momento indimenticabile, anch'esso frutto della fiducia dei miei compagni che mi hanno voluto dare l'occasione di segnare anche in una partita così importante, momento reso ancor più bello dal caldo e numeroso pubblico piacentino. "

Quest'anno hai ottenuto un ottimo risultato anche con la tua Under 17; quali sono le grosse differenze tra il giocare nelle tua categoria ed in quella della prima squadra?

"Per me giocare in prima squadra e in Under 17 non è poi cosi tanto diverso, mi sento a mio agio in ambedue, questo grazie ai due bellissimi gruppi che si sono creati nel corso degli anni. Le principali differenze tuttavia stanno nella forza fisica, la velocità di gioco, ma tutto è nella testa con la quale si affrontano le partite. "

Ormai nell'ambiente pallanuotistico piacentino non si parla altro che di questa promozione. Come vedi il futuro di questa squadra ?

"Ormai sono in questa società da parecchi anni e ho molta fiducia in essa, penso che in futuro abbia buone possibilità grazie ad allenatori di ottimo livello; voglio appunto cogliere l'occasione per ringraziare Rocco Di Gianni, l'allenatore che mi ha cresciuto fin dall'aquagol e mi ha dato l'opportunità di andare a giocare ad Anzio con la selezione lombarda all'importante Trofeo delle Regioni. "

Qual è il tuo sogno pallanuotisticamente parlando?

"Il mio sogno come squadra è quello di portare in un futuro, con l'attuale Under 17, la prima squadra nelle categorie maggiori"

 

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